Ho conosciuto Find The Cure nel 2012, con la prima edizione dell'Alpine Wonderful Trail. Questa gara arrivava a solo una settimana dalla mia prima gara lunga, la Tre Rifugi Val Pellice di 54 km. Motivo per cui, non me la sono sentita di iscrivermi alla gara lunga, ma solo alla non competitiva di 7 km. Era una gara anomala, poco pubblicizzata se non sui social, non ricordo come ne ero venuto a conoscenza. Ma quel giorno è stato fondamentale perché sono rimasto letteralmente folgorato. Folgorato dall'organizzazione, dallo spirito che si viveva a Ponte Maira quel giorno.

Era diverso da qualsiasi gara io avessi fatto, e anche se non avevo ancora fatto tantissimi trail, calpestavo terreni di gara dal 1995, non due giorni.....

L'anno successivo, il 2013, avrei organizzato la prima edizione del "mio" trail, a Brossasco (ValleVaraitaTrail) e non ho mai fatto mistero con nessuno, che l'Alpine Wonderful è stata la mia musa ispiratrice. Ho sempre detto ai componenti del nostro direttivo, che volevo fortemente improntare la gara come fa Find The Cure, non solo per il lato solidale (che rimane comunque un nostro punto saldo), ma soprattutto per l'aria che si respira. Una gara che non sia una gara, un evento che sia una festa, e in assoluto mettere al primissimo posto i sorrisi. Di tutti. Questa la prima e più importante cosa che ho imparato da Find The Cure. Da lì in poi, è storia: ho fatto tutto quanto potevo (compatibilmente con lavoro, impegni, famiglia) per supportare, dare una mano, ma soprattutto far girare il messaggio.

Ho conosciuto gente meravigliosa, che oltre a fare del bene, lo fa col sorriso, sempre. Ogni volta mi stupisco, ogni volta che incontro Find The Cure, conosco qualche ragazzo o ragazza nuovi, e ogni volta vengo accolto come un Vero Amico, col sorriso. Non è una cosa scontata, purtroppo. O forse non lo è più. Per questo non smetterò mai di dire che in Find The Cure sono tutti dei Grandi! E non potrebbe essere altrimenti, quando il "capo" è uno cosi Grande..........